
Non si può pensare che avere solo una buona strategia sia sufficiente per determinare il successo di un’azienda.
C’è bisogno di molto altro.
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Non si può pensare che avere solo una buona strategia sia sufficiente per determinare il successo di un’azienda.
C’è bisogno di molto altro.
Quella che ci sentiamo spesso chiedere da imprenditori, responsabili aziendali o consulenti è una richiesta di soccorso: cercano risposte alle loro necessità, un sostegno per i loro sogni soprattutto.
È errato pensare che la reputazione del marchio riguardi solo le grandi imprese: l’immagine online rappresenta infatti il fattore cardine del business per qualsiasi azienda.
Clientela ridotta, difficile gestione del lavoro e conseguente perdita di fatturato.
È forse arrivato il momento di migliorare la propria presenza sul web.
La comunicazione deve vendere, questo si sa, è il desiderio di chiunque fa business. Tuttavia la cosa è un po’ più complessa di quel che appare.
Il nuovo bando 2020 da la possibilità alle piccole e medie aziende di creare il proprio sito e-commerce grazie all'istituzione di un contributo a fondo perduto fino al 70%.
Sempre più aziende stanno capendo l'importanza di essere visibili sui motori di ricerca: ecco che, il consumatore, ancor prima di dirigersi in un negozio fisico, decide di informarsi su Google.
Ciò significa che, chi decide di tenersi a distanza da questo processo potrebbe precludere alla propria azienda una cospicua fetta di mercato.
Stai viaggiando a 400 km orari e sotto di te sembra che il mondo scorra al rallentatore.
Puoi vedere tutti i segnali gialli ai bordi della pista con numeri e lettere che istruiscono il pilota su cosa deve fare.
A te però non importa dei segnali, e importa relativamente poco di tutto quel che succederà dopo, ciò che conta è che sei giunto sano e salvo a destinazione.
Ho avuto la fortuna di incontrare aziende operanti in settori diversi per effettuare un’analisi strategica della Brand, che esplorasse ad ampio spettro i temi del marketing e della comunicazione aziendale.
Le conseguenze di una catastrofe, una guerra, una pandemia, possono essere terrificanti, spingono giù, a chiudersi, a rintanarsi, per proteggersi e per sopravvivere. Non c’è nulla di male in tutto ciò, almeno in apparenza, assomiglia molto a un ponte che crolla.
Smettere di comunicare è come tagliare i ponti. È come lasciare un vuoto di connessione tra due parti.