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Il Conte di Montecristo, ovvero trovare la strategia di marketing

05/01/2014
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Mi sono fatto ispirare da un romanziere, ancora una volta. Sarà che per passione mi diletto a scrivere, e quindi non so trovare modo migliore per raccontare in metafora ciò che invece è una lezione nella realtà.

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Partiamo da Alexandre Dumas e dal suo romanzo. Proprio in questi giorni è stata proiettato in tv l’omonimo sceneggiato,  nel quale il ruolo di interprete principale era impersonato da Gerard Depardieu. Edmond Dantes ha saputo riscuotere ancora un enorme consenso, circa ol 14% dello share, nonostante la sua rispettabile “età”.

Edmond Dantes viene arrestato ingiustamente e condannato a morire nelle segrete della prigione di Marsiglia, dopo 20 anni di prigionia incontra l’Abate Faria che gli divene amico e prima di morire gli svela un segreto, un luogo, l’isola di Montecristo, sulla quale si nasconde un immenso tesoro. Edmond vi si reca, lo trova e decide di impersonare le vesti del Conte di Montecristo per vendicarsi dei torti subiti. Per chi non conosce la storia vi è un riassunto qui.

Cosa c’ entra la storia di Dumas con la strategia di marketing?

La storia è davvero interessante e contiene un messaggio di grande ispirazione. ED (Edmond Dantes) viene imprigionato ingiustamente, non ha sbocchi, da giovane e promettente capitano di vascello, con una brillante carriera davanti e una bellissima donna che sta per sposare, cade improvvisamente in miseria. Una crisi improvvisa stravolge la sua vita. Poi un colpo di fortuna e via, sulla strada per la vendetta.

Colpisce però che un capitano di vascello sia così abile e capace nel gestire una fortuna e finalizzarla al proprio obiettivo. Diviene un abile stratega, compie mosse consecutive, una concatenata con l’altra che lo porteranno inevitabilmente a vincere. Astuzia, pensiero, forza, finanza, obbiettivi, risultato.

Finalmente piano piano si delinea la finalità di questo articolo. La morale di questa storia è che il Conte ha avuto 20 anni di tempo per imparare, apprendere, formare dentro il suo pensiero quella strategia, quel percorso, che lo ha portato dove voleva.

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A tal proposito ecco alcune categorie che ho incontrato e con le quali mi scontro perché continuano a perseverare in alcuni errori che sono fatali per chi vuole emergere sul mercato:

  • GLI IMPRENDITORI PIAGNUCOLOSI: ok, fino a cinque anni fa eri un DIO. Avevi successo, un grande mercato e  tutto andava a gonfie vele. Poi qualcosa è cambiato, il mondo ti si è rivoltato contro, hai perso tutto. L’azienda, i collaboratori, i soldi e gli amici. Ti capisco, e ti stimo: è successa anche a me la stessa cosa! Per notti intere non ho dormito chiedendomi cosa avessi sbagliato,  se fossi un uomo di poco valore, uno che non ha capito nulla dalla vita. Un povero fallito che non saprà assicurare un futuro ai propri figli. Stai sereno, NON è così. La tua, e la mia, sono storie di tanti. Storie di imperi saliti e crollati, di fortune arrivate e scomparse. Il Conte di Montecristo ne è la prova. Basta parlare di passato, è tempo di prendersi la responsabilità del futuro.
  • GLI IMPRENDITORI PADRI E PADRONI: quelli che ancora oggi ti dicono, nelle parole e nei fatti, che tutto dipende da loro;  quelli che ai loro tempi…, che sanno già tutto. Che facebook, internet, il marketing, sono idiozie. Che occorre lavorare, produrre, possibilmente in silenzio e temendo il loro solenne e onnipotente giudizio. Non dubitate ce ne sono ancora. Sono quelli che per dirlo alla Frank Merenda, ti danno un catalogo in mano, un calcio nel culo e ti dicono di sfondare il mercato suonando campanelli a freddo. Vivono di illusioni e fantasie.
  • I PROFESSIONISTI CON LA PUZZA SOTTO IL NASO: che hanno frequentato fior fiore di università, che hanno accumulato conoscenze invidiabili, che rappresentano la summa del sapere. Per cui al solo accennare di marketing e di vendita inorridiscono. Quasi stessero mercificando la loro professionalità. Non è così cari amici. Conosco fin troppo bene l’ambiente e posso affermare che siete troppo concentrati ad apprendere le nuove tecniche, e le ultime scoperte scientifiche del settore. Tuttavia anche voi avete la necessità di comunicare le vostre abilità. Di far sapere che esistete. E soprattuto dovete comprendere che cosa vuole il cliente, il quale oggi ha il potere della trattativa come mai in passato.
  • I VENDITORI CHE CONTINUANO A VIVERE COME DISPERATI: che buttano tempo e denaro per vendere con metodi Giurassici. O peggio per vendere senza un metodo. Che si sono resi conto che i clienti sono improvvisamente impazziti perché fanno confronti, perché si informano, perché mentono, perché rimandano e magari scelgono qualcun altro. E’ però la categoria che prediligo e per la quale provo ammirazione. Svolgono, i venditori,  uno dei lavori più difficili in assoluto. Avete bisogno di apprendere un metodo, di informavi e formarvi in continuazione.

Sono stanco dei ragli di questa gente, che si lamenta di ciò che non va e pretende soluzioni che appartengono al regno della fantasia. Non fanno il minimo investimento per comprendere la situazione, non solo in termini economici ma soprattutto in termini di tempo speso in ricerca.

Il mondo è CAMBIATO. Il mercato è CAMBIATO, Il modo di comunicare è CAMBIATO, il modo di comprare è CAMBIATO, il modo in cui si vende è CAMBIATO.  Possibile che non ti ascoltino? Possibile che stiano ad aspettare una crisi che non passerà? Non perché le cose prima o poi non migliorino, ma perché comunque vada non saranno più come prima. Un’epoca è finita e un’altra si appresta a soppiantarla, è da sempre così.

La ricchezza dipende dal tuo stile di vita. Uno stile di vita si fonda sul processo che inneschi, il processo trae origine dalle scelte.  Ma questa è un’altra storia e non ne parlerò adesso.

 

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