In questi giorni mentre viaggiavo in automobile tornando da un cliente, mi sono lasciato andare un po’ ai miei pensieri (mi capita spesso), immaginando di confezionare per un ragazzo alle prime armi, che si appresta a compiere il viaggio nel mondo dell’imprenditoria e dell’intraprendenza, una valigetta dell’imprenditore con gli strumenti indispensabili di cui dotarsi per arrivare il più lontano possibile.

E’ stato uno sforzo incredibile di sintesi, poiché mi sono venute in mente tantissime cose, ma dovendo focalizzare su “oggetti” di lavoro indispensabili mi sono concentrato su 12 strumenti.
Immagino l’imprenditore come un guerriero dei tempi moderni, che parte con la propria valigetta in mano alla conquista del mercato.

Ecco cosa ci metterei io.

Innanzitutto dividerei la valigetta dell’imprenditore in 3 scomparti, e comincerei a riempirne uno alla volta con 4 oggetti ciascuno. Ovviamente ho scelto 12 oggetti perché questo è un numero super mistico a cui tengo particolarmente.
Non mi soffermerò a descriverli in questo momento poiché dedicherò il giusto spazio a ciascuno di essi in seguito.

Il primo scomparto si chiama:

Siate affamati siate folli (Steve Jobs)

Questo è l’unico vano dove c’è qualcosa di irrazionale, l’imprenditore per sua natura è un “animale” strano, non definibile poiché agisce per motivazioni che fanno capo all’ego e che non sono spiegabili col comune raziocinio.
Ecco la lista dei primi 4 oggetti:

1. Il coraggio
La vita è una sfida, che è fatta di sfide. Per affrontarle spesso ci vuole una certa dose di coraggio. Per diventare imprenditore, occorre mescolare quel pizzico di dissennatezza, che impedisce di avere tutti i conti sottomano affidandosi un po’ anche alla propria capacità di affrontare gli ostacoli per strada. Tutto ha inizio da ciò che credi di poter diventare. Tutto comincia con il chiederti perché lo fai.

2. Un’idea Differenziante
Distinguersi per non estinguersi. Ecco il succo di questo strumento. Se cominci bene sei a metà dell’opera, e cominciare bene significa possedere qualcosa di diverso, non di migliore, ma di differente. Qualcosa che ti distingua, che rende difficile per gli altri imitarti.
Se la soglia di accesso al mercato è bassa allora ci sarà molta concorrenza, prezzi bassi e contrazione della domanda. Diversamente, invece…

3. Un prodotto/servizio
Sembra ovvio, ma non lo è sempre. Comunque occorre avere un buon prodotto /servizio. La qualità oggi è la soglia minima di accesso per stare sul mercato.

4. Il piano d’azione
Magari non sarà dettagliatissimo, e nemmeno importa che sia definitivo, potrai completarlo lungo il percorso. Ma è importante partire con la struttura di base, con la visione d’insieme del puzzle che si andrà a comporre. Ponenedo l’accento su ciò che manca per completare il disegno.

Il secondo scomparto si chiama:

Una battaglia di percezioni (Al Ries – Jack Throut)

Richiama alla necessità di imparare le arti più importanti per prosperare che, in definitiva riguardano la capacità di stare sul mercato e relazionarsi con i clienti.

5. Un sistema per generare clienti
Marketing, marketing, marketing. Senza una strategia non è possibile attrarre clienti a lungo e a sufficienza. Qui c’è davvero molto da dire, infatti considero questo punto una delle maggiori carenze di un imprenditore. Leggi qui cosa fare.

6. Un sistema di offerta
Questo è un altro punto focale. Come imprenditore devi conoscere e maneggiare (senza necessariamente essere un esperto) concetti riguardanti i costi della tua attività, i quali ti consentiranno di formulare offerte corrette, con il giusto prezzo e soprattutto con un sistema che sia gradito ai clienti.

7. Un sistema di vendita
Un importante imprenditore ha recentemente dichiarato in un’intervista, “per fare impresa occorre imparare a vendere”.
In una sintetica frase ha incluso due enormi verita, una è che occorre “fare”, l’altra è che è necessario imparare a vendere. Non cadere nella trappola di chi ti convince che essere un venditore non ti compete. L’imprenditore è il primo venditore della propria azienda. Scopri come vendere più facilmente!

8. Un sistema di relazione con i clienti
Oggi vendere non basta, occorre creare una “community”, o una cerchia. Per mantenere relazioni e fidelizzare i clienti. Vendere a clienti acquisiti è molto meno faticoso che generarne di nuovi di continuo.

Il terzo scomparto si chiama:

Al timone della nave (Napoleon Hill)

Qui riunisco gli oggetti che ti riguardano come persona. Le tue decisioni, le tue capacità di organizzare, di delegare e, soprattutto di migliorare in continuazione.

9. Organizzare il proprio lavoro
I processi le procedure sono fondamentali, poiché a un certo punto trovare formule e schemi ripetitivi ti consente di accellerare i risultati e di insegnare ad altri a fare altrettanto. Una buona organizzazione rende facile il lavoro, migliore il prodotto, contenti i clienti.

10. Controllo della gestione
Ok, questo potrebbe anche non piacerti, tuttavia occorre apprendere anche come “gira” l’intero sistema. Banche, finanziamenti, interessi finanziari, cash flow e costi generali.

11. Alleanze
Questo strumento viene sovente sottovalutato. Allearsi a qualcuno è tuttavia, spesso indispensabile. Sia cercando parner, soci, joint venture, ma anche cercando validi collaboratori. Per poi ispirarli, educarli e motivarli, affinché ti possano sostituire. E’ un processo faticoso e lento, ma l’unico che ti consente di liberarti per dedicarti a cose veramente importanti.

12. Miglioramento continuo
Lavorare su se stessi, ecco il fondamento di chi ritiene che il vero scopo sia il cammino e non l’arrivo.
Lavorare su di sé significa tenere in considerazione anche i nostri stessi cambiamenti. Dovuti sia ai mutamenti esterni che interiori.
Ma migliorare se stessi può anche voler dire imparare a parlare in pubblico, condurre una riunione, ritrovare la motivazione ed essere più creativo.

Click, clack. Con la sua valigetta piena di oggetti ora il ragazzo parte all’avventura. Sarà il pilota di una macchina che lo condurrà lontano.
Certo deve ancora imparare ad utilizzare gli oggetti contenuti nella valigetta dell’imprenditore, ma il cammino è ancora lungo.
Alla prossima!

Ciao,
Enzo