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Trovare clienti: come raggiungerli analizzando la loro “giornata tipo”

19/10/2017
Claudia Prosperi
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Leonardo, 37 anni, single, impiegato in una grande azienda e…
…un’aspirapolvere a casa che ha deciso di non funzionare più!

Siccome i guai non vengono mai da soli, solo qualche mese fa anche il suo forno a microonde aveva deciso di scioperare senza preavviso!

Leonardo si era quindi recato al centro riparazioni vicino a casa sua, ma c’era stato qualcosa, in quell’incontro, che non gli era piaciuto fino in fondo…

…per carità, il prezzo era buono, le tempistiche in linea con le aspettative… eppure, non sa spiegarselo nemmeno lui,
qualcosa non lo aveva convinto!

 

Forse il modo un po’ brusco con cui il commesso gli aveva detto di aspettare… magari quel sorriso che credeva di trovare e che non è mai arrivato…

Fatto sta che oggi porterebbe volentieri la sua aspirapolvere in qualche altro posto, da qualcuno che sappia affiancare ad un buon servizio anche una dose di cortesia e gentilezza.

…vorrebbe, appunto.

Di fatto però, un po’ per la comoda vicinanza, un po’ perché non conosce valide alternative, dentro di sé sa bene come finirà: nel week end tornerà dall’imbronciato commesso (proprio lui che è sempre così sorridente!).

 

Peccato, vero?

Beh si, soprattutto perché tu offri esattamente lo stesso servizio e la tua nuova officina di riparazione dista meno di 5 km da casa sua.

Come farglielo sapere?
Come gridare a Leonardo “Ehi, sono qui! Io ho quel che cerchi!”?

Sì, so cosa stai pensando. Subito dopo l’apertura del tuo nuovo negozio, avvenuta qualche mese fa, hai tappezzato la città di pubblicità…

… “non può non incapparci!”, ti stai ripetendo.

Sicuro?

Beh, scopriamolo. Proviamo a seguire Leonardo!

Questa mattina sta andando da un cliente e, dopo aver parcheggiato l’auto, passa proprio davanti al tuo cartellone pubblicitario (si, quello che hai pagato migliaia di euro)…ma è troppo impegnato a smanettare con il cellulare per alzare la testa e vederlo.

 

 

Non ha mai visto nemmeno il tuo annuncio pubblicitario sul giornale locale perché non sopporta tutti quei fogli arruffati tra le mani… e poi,
non ha quasi il tempo di fare colazione…
…figuriamoci quello di andare in edicola ogni mattina!

Mmh… il volantino!
Quello sarà sicuramente arrivato a destinazione!
Sì, effettivamente è finito tra le mani del nostro amico…
…peccato solo sia stato scelto per scarabocchiare omini stilizzati durante una sua telefonata con il capo.
(davvero non immagini la fine ingloriosa che può avere fatto subito dopo?)

 

 

Potresti chiamarlo (qualora magicamente trovassi il suo numero!) ma, pensaci, riceve già tante telefonate durante l’orario di lavoro…
…che voglia avrà di proseguire anche a casa?

C’è il sito… quello si, solo che… sai com’è… è raro che gli capiti sotto il naso “per sbaglio”!

Il nostro amico intanto è arrivato a casa, ha iniziato a sorseggiare la sua birra preferita e… indovina un po’?
Si è fiondato su Facebook…per rilassarsi… per “staccare”.

 

Leonardo c’è.

È entrato in Facebook in modo autonomo, non l’hai dovuto “portare” tu. Non devi fargli alzare la testa in corrispondenza della locandina, non devi sperare che il tuo volantino si salvi dalla prossima lista della spesa, non devi neppure convincerlo a non riattaccare ne primi 5 secondi di telefonata (sempre che ti risponda).

Leonardo c’è già.

È già potenzialmente da te, sei tu adesso a doverlo raggiungere.

Se tu avessi una pagina Facebook (esatto, quella che il tuo concorrente ha già aperto mesi fa) avresti potuto inserire contenuti curiosi, interessanti e magari una bella fotografia in cui è proprio immortalato il sorriso dei tuoi dipendenti!

Questa fotografia avrebbe probabilmente ricevuto diversi “mi piace” e altrettante condivisioni, anche da parte dei contatti di Leonardo… ed è proprio così che, scorrendo il dito tra i vari aggiornamenti, lui avrebbe scoperto chi sei.

 

 

Oggi non mi dilungherò nel dirti che ho parlato di Facebook non a caso, visto che non è solo il social più utilizzato in Italia, ma anche quello più frequentato dagli adulti, e in particolare dalla fascia dei 36-45enni come Leonardo (con una crescita del 14% solo nell’ultimo anno!).
Lascia che dedichi un articolo a parte a questi dati.

Oggi, per me, era importante farti capire che, per trovare clienti, devi iniziare a pensare alle loro abitudini.
Analizza la “giornata tipo” delle persone e sfrutta quei social network che utilizzano spontaneamente, per raggiungerle. 

 

Se è un mondo per te del tutto sconosciuto, puoi iniziare dalla lettura del nostro ultimo articolo “Social Network: il dubbio amletico, esserci o non esserci” e ricordarti che esistono dei professionisti che si occupano di questi studi e di queste analisi per tutti i loro clienti.

Non aspettare,

Leonardo non sa ancora chi sei!

 

Claudia Prosperi

Social Media Manager
Clevermarketing

About the author

Il mio lavoro ideale è quello in cui bisogna pensare al "modo migliore per dire qualcosa a qualcuno", analizzando che cosa è quel qualcosa e chi è quel qualcuno. Vivo per viaggiare, con la mente ad ogni ora del giorno, con il trolley appena mi è possibile.

Claudia Prosperi
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