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Personal branding: una vita in diretta

26/03/2018
Claudia Prosperi
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La fotografia del regalo appena ricevuto, lo scatto al meraviglioso panorama che si ha di fronte.
Un video delle buffe attività del proprio cucciolo domestico e quello, in diretta, del concerto a cui si sta assistendo.

Quando abbiamo iniziato a “documentare” ogni nostro istante?
Ma, soprattutto…
Perché oggi ci sembra qualcosa di totalmente naturale ed inevitabile?

Ogni social ci incita a raccontare le nostre giornate tramite selfie, video, dirette live, tutte funzionalità che rendono il web una sorta di red carpet in cui sfilare e metterci continuamente in posa per il nostro pubblico.

Un pubblico composto però non solo da parenti, colleghi e amici, ma anche da personaggi sconosciuti e inaspettati. I contenuti web creano infatti fitte reti, che portano a contatti sempre maggiori, soprattutto se si gestisce un profilo che può vantare un certo seguito.

E, indovina un po’?

I più scaltri, già da tempo, hanno capito come utilizzare questo fenomeno a proprio favore, traducendo questa visibilità in vere e proprie opportunità di business.

Prima dell’avvento dei social, infatti, erano soprattutto le aziende a documentare le proprie attività (come il lancio di nuovi prodotti, promozioni, partnership e così via…) per il semplice fatto che erano necessari strumenti professionali, sofisticati e per lo più molto costosi e quasi proibitivi: non esisteva la diretta video, le fotocamere dei cellulari non avevano tutte queste funzioni, e, soprattutto mancava la cultura dei social.

Oggi invece qualunque smartphone permette ad ognuno di noi di realizzare video in alta definizione, fotografie modificabili e collage da professionisti, in poche parole di mostrarci in modo interessante.

I social media hanno segnato il trionfo del singolo e del personal branding.

Sviluppare la propria identità online oggi è decisamente molto più semplice e immediato rispetto ad un tempo.

Le community non nascono più soltanto intorno a un brand, ma sempre più intorno ai cosiddetti influencer, che proprio grazie al pubblico social sono stati in grado di emergere, di farsi notare ed apprezzare, di crearsi una propria credibilità in un determinato ambito e spesso di attirare l’attenzione anche di brand e aziende del settore, sempre più propense a coinvolgere le celebrità del web nelle loro attività.

Ecco quindi che la giovane appassionata di moda, diventata fashion blogger quasi per gioco, può oggi ritrovarsi ad essere volto di una delle nuove campagne pubblicitarie di un brand noto e persino lanciare presto una sua collezione, scrivere un libro o guadagnarsi la copertina di una rivista.

Non parliamo SOLO di moda ma anche di makeup, di cucina, di musica, di viaggi…


In principio era forse solo il blog a far sentite gli utenti del web editori di se stessi…

…mano a mano le opportunità e le abilità sono aumentate di pari passo alla moltiplicazione dei media, basti pensare ai tantissimi casi celebri degli ultimi anni (Youtuber, travel blogger, cantanti scoperti sul web…).

Casi esemplari di personal branding…

…che piacciono, appassionano e coinvolgono, perché ci ricordano che con il web 2.0 è tutto più semplice e possibile e ci fanno sognare opportunità nascoste anche nelle nostre vite.

Ecco perché ci lasciamo ammaliare dai social media, dalla loro spinta alla narrazione e documentiamo i nostri momenti proprio mentre li stiamo vivendo, comportandoci sempre più come un brand o sperando, forse, di diventarlo.

About the author

Il mio lavoro ideale è quello in cui bisogna pensare al "modo migliore per dire qualcosa a qualcuno", analizzando che cosa è quel qualcosa e chi è quel qualcuno. Vivo per viaggiare, con la mente ad ogni ora del giorno, con il trolley appena mi è possibile.

Claudia Prosperi
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